venerdì 7 settembre 2012

Naufragio a Lampedusa. Più di 50 i dispersi


Dalle prime notizie i migranti coinvolti nel naufragio avvenuto nella notte tra il 6 ed il 7 settembre sarebbero tutti di origine tunisina. Da Lampedusa ci riferiscono che stamattina intorno alle 10, due ragazzi ed una ragazza scampati al naufragio si trovavano ancora presso il Poliambulatorio di Lampedusa per accertamenti medici. Nessuno dei 56 superstiti è stato ricoverato.
Uno di loro, Ahmed, ha raccontato ad una volontaria dell’associazione francese Migreurop che l'imbarcazione sulla quale viaggiavano ha iniziato ad imbarcare acqua, ma nel tentativo di svuotarla, l’imbarcazione si sarebbe rovesciata. Ahmed avrebbe raggiunto a nuoto l'isolotto di Lampione (a circa 6 miglia da Lampedusa) prima di essere soccorso intorno alle 8 da un elicottero del Servizio Sanitario dell'isola. Dopo avere trascorso alcune ore al Poliambulatorio dell’isola, è stato trasferito al CPSA di c.da Imbriacola.
Il numero dei passeggeri non è ancora chiaro. Ahmed parla di circa 80 persone, tra cui vi sarebbero state almeno due donne, di cui una incinta tratta in salvo, ed un bambino. Altri migranti sentiti dalle forze dell’ordine hanno invece riferito la presenza di circa 100, 150 migranti a bordo della barca affondata.
Le operazioni di soccorso e di ricerca dei dispersi sono tutt’ora in corso, con l’ausilio di sommozzatori e diversi pescatori Lampedusani.
La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento ha aperto un’indagine per strage. Non essendo stata rinvenuta traccia alcuna dell’imbarcazione affondata, gli inquirenti sospettano che i migranti possano essere stati gettati in mare in prossimità dell’isolotto di Lampione dagli scafisti, che si sarebbero poi dati alla fuga sulla barca madre.
Redazione Siciliamigranti

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